Mani che vedono
Progetto di sensibilizzazione, formazione e inclusione per la cultura del primo soccorso
“Mani che vedono” è un progetto sociale nato dall’esperienza e dalla sensibilità della Salvamento Academy, sviluppato in collaborazione con IARR – Italian Academy of Rescue and Resuscitation e che prende vita grazie alla partecipazione attiva delle principali associazioni italiane che rappresentano le persone con disabilità visive Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), Disabili Visivi (ETS-APS), e Pro Retinopatici e Ipovedenti (APRI ODV) con lo scopo di garantire l’accesso alla formazione BLSD anche a persone non vedenti e ipovedenti.
Il progetto parte dalla consapevolezza che la sicurezza e la salute sono diritti di tutti, e che il primo soccorso deve essere accessibile, comprensibile e praticabile da chiunque, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche o sensoriali.
Cosa prevede il progetto
- Corsi gratuiti e personalizzati di primo soccorso:
Le lezioni sono adattate anche a persone con disabilità visive. Si privilegia un approccio pratico: le mani diventano “occhi” che imparano a riconoscere un’emergenza, praticare le manovre di rianimazione e usare il defibrillatore con sicurezza. - Eventi inclusivi:
Incontri formativi dove vengono abbattute le barriere fisiche e culturali che spesso limitano la diffusione della cultura del soccorso. - Materiale didattico specifico:
Kit formativi, manichini, guide tattili e supporti audio per garantire la massima efficacia della formazione alle persone cieche o ipovedenti. - Campagne di sensibilizzazione:
Attraverso i canali della Salvamento Academy, di IARR e delle associazioni partner, il progetto diffonde foto, video e materiali informativi per aumentare la consapevolezza e coinvolgere tutta la cittadinanza.
Obiettivo: cultura del soccorso accessibile a tutti
Il principale obiettivo è definire percorsi formativi specifici per l’addestramento alle manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) con utilizzo del defibrillatore (DAE), in modo da migliorare le conoscenze scientifiche e il know-how nell’insegnamento rivolto a soccorritori non vedenti e ipovedenti.
Il progetto punta a contribuire alla diffusione della cultura del primo soccorso nella comunità, rimuovendo ogni barriera e promuovendo un modello formativo realmente inclusivo.
Formazione, strumenti e approccio
I corsi BLSD, completamente gratuiti, prevedono:
- Manuali e materiali didattici in Braille
- Supporti audio accessibili
- Tecniche di insegnamento basate sull’approccio tattile guidato
- Sessioni teoriche e pratiche con istruttori formati
Ricerca scientifica e riconoscimento internazionale
Il progetto è stato presentato al congresso dell’European Resuscitation Council (ERC) a Praga, dove ha attirato l’interesse della comunità medico-scientifica internazionale.
I dati preliminari raccolti durante i primi eventi formativi – che hanno coinvolto soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) – hanno evidenziato la possibilità concreta e documentabile di formare persone non vedenti all’utilizzo del DAE e alle manovre salvavita. Fino a quel momento, questo aspetto era stato del tutto trascurato in ambito formativo, e “Mani che vedono” si è distinto come il primo progetto strutturato a colmare questo vuoto.
I primi passi del progetto
Il primo corso del progetto ha avuto luogo nel 2014 a Roma, presso il Campidoglio.
Nel 2015 è stato riproposto in Senato, dove è stato accolto con grande entusiasmo.
Direzione scientifica: Dott. Fulvio Kette
A guidare la faculty scientifica che elabora i dati e coordina il progetto, è il Dott. Fulvio Kette, medico specialista in emergenza-urgenza con un prestigioso percorso internazionale.
Il Dott. Kette ha collaborato professionalmente con Peter Safar, il medico austriaco considerato il padre della moderna rianimazione, autore del testo “ABC of Resuscitation” (1957) e fondatore a Pittsburgh del primo programma universitario in medicina intensiva al mondo. La sua esperienza rappresenta un solido ponte tra innovazione scientifica e applicazione pratica.
Faculty Italian Academy of Rescue and Resuscitation
Un progetto connesso a una missione più ampia
“Mani che vedono” si inserisce in una visione di utilità sociale portata avanti da Salvamento Academy, accanto a progetti consolidati come:
- “A scuola di cuore”, per la formazione degli studenti.
- “Bimbi Sicuri”, per la prevenzione in età pediatrica.
Un’unica missione: rendere la cultura del soccorso più vicina, concreta e universale.